Vi è mai capitato di vedere un sito bannato da Google? Oggi avete la vostra occasione: NeroVenere è un sito che al motore di ricerca proprio non piace e sarebbe carino riuscire a capire il perchè. Diciamocela tutta: il sito è una ciofeca pazzesca, è brutto, non ha contenuti particolarmente originali e per di più tratta di argomenti pruriginosi: si parla infatti di biancheria intima femminile (calze, collant, catsuit e altre cosette molto sexy) e si parla pure di vibratori e altri sex toys ma… qual è il motivo del ban?
Il sito sarà anche fatto male e povero di contenuti interessanti ma è totalmente inoffensivo. Non ha popup, non vende niente, non ha nessun software pericoloso, non ha pubblicità, non ha sostanzialmente niente di niente.
Un sito inutile? Ecco, fino a qui siamo d’accordo ma più di così direi proprio di no, in altre parole un ban proprio non se lo merita. Secondo me.
Se volete farci una visita tenete presente che si tratta di un sito in lingua con immagini e argomenti NSFW (Not Safe for Work). Il pezzo forte del sito sono le dissertazioni sulle calze da donna: un gruppo di pazzi ha recuperato vecchie conversazioni in cui un accalorato gruppo di utenti inglesi litigava sulla superiorità delle calze classiche (quelle che si indossano col reggicalze, per capirci) rispetto i “moderni” collant. Come se non bastasse ci sono state anche discussioni tra un gruppetto di americani, abituato a usare la parole “pantyhose” per indicare i collant, che non riusciva a farsi capire dagli altri utenti, molto british, che costituiscono la maggioranza dei contributori e che usano la parola “tights” per indicare i collant mentre usano “stockings” per indicare le calze da reggicalze.
La discussione sarebbe stata molto poco edificante se non fosse per due caratteristiche interessanti: sul sito e nelle discussioni si rimane su toni… maturi e mai volgari. Inoltre a molte discussioni hanno partecipato attivamente delle signore, cosa estremamente rara per questo e tanti altri tipi di argomenti.